Valutazione del rischio delle attività in spazi confinati

In generale, uno spazio confinato è una zona con mezzi limitati di ingresso e uscita che non è stato progettato per la permanenza delle persone e che non ha una ventilazione adeguata.

La valutazione del rischio delle attività in spazi confinati è un obbligo a carico del Datore di Lavoro, sancito dal D. Lgs. 81/08. Ma, a fronte di un grave vuoto della legislazione e normativa italiana sulla definizione di precisi criteri per identificare e definire i livelli di pericolosità degli spazi confinati, vengono accorpati in un termine vago una variegata casistica di luoghi (aperti, chiusi, con rischio di caduta o meno, con rischio chimico o meno, di dimensioni rilevanti o contenute, etc.).

Ad ogni modo, in tutte le aziende in cui vengono svolti lavori in spazi confinati, i responsabili della sicurezza per condurre correttamente la valutazione dei rischi sono portati a:

Avere la formazione necessaria per conoscere nella sua totalità il lavoro e i rischi e pericoli che lo distinguono.

Individuare tutte le zone che possono definirsi “spazi confinati”

Eliminare il pericolo alla fonte: se è possibile, eliminare il pericolo alla fonte con ad esempio una bonifica dell’ambiente o aumentando i livelli di ventilazione dello spazio confinato.

Identificare tutti i possibili rischi presenti

Studiare e identificare i DPI obbligatori e le strumentazioni necessarie

Programmazione dell’intervento

La valutazione dei rischi per gli spazi confinati comporta anche che il responsabile della sicurezza si preoccupi di fornire la formazione necessaria ai lavoratori. La conoscenza delle tecniche, dei materiali, dei dispositivi utilizzati e delle procedure di lavoro concorrono in uguale misura alla sicurezza degli operatori e dei committenti.

Non esitare a contattarci per trovare insieme la giusta procedura per la tua azienda.

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