Piano Operativo di Sicurezza (POS): cos’è e come redigerlo?

Tra i tanti documenti che il datore di lavoro è chiamato a redigere c’è il Piano Operativo di Sicurezza, ossia il POS.

Il Piano Operativo di Sicurezza (POS) è un insieme organico di disposizioni e misure volte a garantire la sicurezza e la salute dei lavoratori durante lo svolgimento di determinate attività lavorative. Questo documento fornisce le linee guida per gestire i rischi e prevenire incidenti sul luogo di lavoro.

Il POS solitamente include le seguenti informazioni:

  • Identificazione dell’opera o dell’attività: Una descrizione dettagliata dell’opera o dell’attività che si sta svolgendo.
  • Analisi dei rischi: Una valutazione dettagliata dei rischi associati all’opera o all’attività, identificando potenziali pericoli e valutando le probabilità e le gravità degli incidenti.
  • Misure preventive e protettive: Le misure specifiche che saranno adottate per prevenire o limitare i rischi individuati. Ciò può includere l’utilizzo di dispositivi di protezione individuale, la formazione dei lavoratori, le procedure operative sicure, ecc.
  • Piano di emergenza: Le procedure da seguire in caso di emergenza o incidente, comprese le vie di fuga, i punti di raccolta, i numeri di telefono di emergenza e le responsabilità specifiche del personale.
  • Ruoli e responsabilità: Chiaramente definire i ruoli e le responsabilità di ciascun membro del personale coinvolto nell’opera o nell’attività, comprese le figure responsabili della sicurezza.
  • Documentazione: La documentazione relativa a tutti gli aspetti del POS, inclusi aggiornamenti e revisioni.

È importante che il POS sia redatto in conformità con le leggi e le normative locali sulla sicurezza sul lavoro e che venga periodicamente aggiornato in base alle modifiche delle condizioni o delle attività lavorative. La sua adozione e attuazione aiuta a prevenire incidenti, a proteggere la salute dei lavoratori e a garantire la conformità normativa.

Redigere il POS correttamente può essere complicato, per questo con il Decreto Interministeriale del 2014 è stata introdotta la possibilità di usufruire di un modello standardizzato, semplice, breve e comprensibile. Sarà il datore di lavoro a scegliere se avvalersi o no di tale possibilità.

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