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I Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) anticaduta sono cruciali per evitare incidenti gravi, ma la loro efficacia dipende dall’uso corretto.

Purtroppo, errori comuni possono compromettere la sicurezza dei lavoratori. Scopri 4 gravi errori nell’uso dei DPI anticaduta e come evitarli per garantire la massima protezione.

  • Scarsa manutenzione dei DPI.
  • Uso improprio dell’imbracatura.
  • Selezione sbagliata del cordino di posizionamento.
  • Utilizzo inappropriato di dispositivi retrattili nei sistemi anticaduta.
  1. Mancata manutenzione dei DPI

La manutenzione regolare dei DPI anticaduta è fondamentale per garantirne l’efficacia nel tempo. Purtroppo, spesso viene trascurata, portando a situazioni pericolose. Imbracature, cordini e retrattili devono essere ispezionati periodicamente per verificare l’assenza di danni, usura o segni di deterioramento.

  1. Imbracatura indossata non correttamente

Un’imbracatura indossata male può causare lesioni in caso di caduta e ridurre drasticamente l’efficacia del sistema di protezione.

Tra gli errori più comuni commessi dagli operatori che operano in quota troviamo:

  • cinghie troppo larghe o troppo strette
  • fibbie non correttamente allacciate
  • utilizzo degli anelli sbagliati.
  1. Scelta errata del cordino di posizionamento

Il cordino di posizionamento deve essere scelto e utilizzato con estrema cura. Un errore frequente è utilizzare un cordino non adatto al tipo di lavoro o all’altezza di caduta. Ad esempio, un cordino troppo lungo può provocare un urto maggiore in caso di caduta, mentre uno troppo corto può limitare i movimenti del lavoratore.

  1. Utilizzo dei dispositivi retrattili nei sistemi anticaduta.

I dispositivi retrattili sono progettati per limitare la distanza di caduta, ma la loro efficacia dipende dall’uso corretto. Ad esempio, un dispositivo retrattile può non funzionare correttamente se usato in posizione orizzontale anziché verticale, o in ambienti con bordi taglienti che possono danneggiare il cavo.

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Hai bisogno di installare un sistema linea vita? Contattaci!

Il primo requisito per procedere all’installazione della linea vita è quello di elaborare un progetto.

L’elaborato tecnico della copertura è un documento fondamentale per l’installazione della linea vita e deve essere redatto in conformità con le normative vigenti e le specifiche del progetto. Esso comprende diversi elementi che assicurano la corretta progettazione e installazione della linea vita, sia per edifici pubblici che privati e per una varietà di interventi edilizi.

Principali elementi che devono essere inclusi nell’elaborato:

Relazione tecnica illustrativa:

Questo documento fornisce una descrizione dettagliata del progetto e delle motivazioni che lo sostengono. Include anche le verifiche dei sistemi anticaduta, che sono essenziali per garantire la sicurezza degli operatori che lavorano sulla copertura. La relazione tecnica illustrativa dovrebbe spiegare le scelte progettuali e fornire una panoramica completa del sistema di linea vita proposto.

Relazione tecnica di calcolo degli ancoraggi:

Questo documento contiene i calcoli ingegneristici relativi agli ancoraggi utilizzati per fissare la linea vita alla copertura. Gli ancoraggi devono essere dimensionati correttamente per garantire la resistenza e la stabilità del sistema in caso di caduta. La relazione tecnica di calcolo fornisce una valutazione dettagliata delle forze in gioco e delle capacità di carico degli ancoraggi.

Planimetria della copertura:

La planimetria della copertura è un disegno tecnico che mostra la disposizione fisica della copertura dell’edificio. Questo disegno è essenziale per comprendere l’ambiente di lavoro e determinare la posizione ottimale per l’installazione della linea vita. La planimetria dovrebbe includere dettagli come la forma e le dimensioni della copertura, la posizione delle aperture, delle strutture esistenti e altri elementi rilevanti per il progetto.

In sintesi, l’elaborato tecnico della copertura fornisce una guida completa per l’installazione della linea vita, includendo sia la documentazione descrittiva che i calcoli ingegneristici necessari per garantire la sicurezza e l’efficacia del sistema. È importante redigere questo documento con cura e precisione per assicurare il successo del progetto e la conformità alle normative di sicurezza.

Devi installare una linea vita? Richiedi un preventivo!

Per gestire i rischi in cantiere e raggiungere adeguati livelli di prevenzione e protezione, il datore di lavoro deve, prima di tutto, individuare i rischi aziendali attraverso la valutazione dei rischi DVR ed effettuare un’ulteriore valutazione specifica per ogni cantiere attraverso il POS – piano operativo di sicurezza.

Con il termine “piano operativo di sicurezza del cantiere” si intende il documento scritto dal datore di lavoro dell’impresa esecutrice che illustra al lavoratore tutte le indicazioni operative per lavorare in sicurezza in cantiere.

Corsi Sicurezza sul Lavoro

Il datore di lavoro dovrà inoltre individuare e pianificare i corsi di formazione specifici previsti per i lavoratori e preposti per il cantiere.

Il corso di formazione permette al lavoratore di imparare a riconoscere i rischi e pericoli e ad adottare le adeguate misure di prevenzione e protezione.

Abbiamo a disposizione più di 200 mq dedicati alla formazione teorico/pratica completa rivolta a operatori, tecnici, imprese, lavoratori in quota.

  • Accesso sicuro al tetto per operazioni di manutenzione.
  • Riduzione dei costi rispetto alle impalcature per lavori temporanei.
  • Garanzia di sicurezza per ogni operatore che lavora in quota.

L’installazione delle linee vita offre diversi vantaggi, sia per la sicurezza che per la praticità. Ecco alcuni dei principali vantaggi:

Sicurezza dei lavoratori: Le linee vita forniscono un punto di ancoraggio sicuro per i lavoratori che devono lavorare in altezza, come sui tetti o sulle pareti esterne degli edifici. Riducono significativamente il rischio di cadute e incidenti gravi, proteggendo così la vita e la salute dei lavoratori.

Conformità normativa: In molte giurisdizioni, l’installazione delle linee vita è richiesta per conformarsi alle normative sulla sicurezza sul lavoro. Seguire queste normative non solo aiuta a proteggere i lavoratori, ma può anche evitare multe e sanzioni legali per i datori di lavoro.

Versatilità: Le linee vita possono essere installate su una vasta gamma di strutture, compresi tetti piani, inclinati e addirittura verticali. Ciò le rende adatte per molteplici ambienti di lavoro, dall’edilizia alla manutenzione industriale.

Facilità di uso: Una volta installate correttamente, le linee vita sono facili da utilizzare. I lavoratori possono collegarsi rapidamente e in modo sicuro alla linea vita utilizzando appositi dispositivi di ancoraggio come imbracature e cordini di sicurezza.

Riduzione del tempo di installazione: Rispetto ad altre soluzioni di protezione anticaduta, come ad esempio l’installazione di impalcature, le linee vita richiedono di solito meno tempo per essere installate. Ciò significa minori interruzioni sul luogo di lavoro e un ritorno più rapido alla normale attività.

Costi contenuti: Anche se l’installazione iniziale può richiedere un investimento, le linee vita tendono ad essere una soluzione economica a lungo termine per la protezione anticaduta. Riducono il rischio di incidenti che potrebbero causare danni alle persone o alle proprietà, evitando così costi più elevati associati a tali incidenti.

In sintesi, l’installazione delle linee vita è una misura essenziale per garantire la sicurezza dei lavoratori che operano in altezza, offrendo numerosi vantaggi in termini di protezione, conformità normativa e praticità sul luogo di lavoro.

Hai bisogno di installare una linea vita? Contattaci

La revisione periodica delle linee vita per i lavori in quota è un’attività fondamentale per garantire la sicurezza degli operatori che le utilizzano.

In seguito all’installazione di una linea vita è fondamentale procedere periodicamente alla revisione del sistema. L’intervento di personale competente è richiesto sempre in seguito al montaggio, prima della messa in servizio del sistema, e successivamente “almeno una volta all’anno se in regolare servizio o prima del riutilizzo se non usate per lunghi periodi” (UNI EN 11158, art. 9.1.6).

Il responsabile della verifica periodica viene riconosciuto nel datore di lavoro (proprietario dell’immobile o amministratore condominiale) o nel responsabile di cantiere.

Devi installare una linea vita? Affidati a Linea Vita Campania, azienda leader nei sistemi di sicurezza contro le cadute dall’alto!

In cosa consiste tipicamente la revisione periodica delle linee vita

Ispezione Visiva: Si effettua un’ispezione visiva delle linee vita per individuare eventuali segni di danni, usura o corrosione. Questa ispezione può essere eseguita da personale addestrato o da un professionista qualificato.

Test di Funzionalità: Vengono eseguiti test per verificare che i componenti delle linee vita, come i ganci, i supporti e i sistemi di ancoraggio, funzionino correttamente e siano in grado di sostenere il peso previsto.

Misurazioni e Verifiche: Si effettuano misurazioni e verifiche per garantire che le linee vita siano installate correttamente e rispettino i requisiti normativi e di sicurezza.

Valutazione del Manuale di Manutenzione: Viene esaminato il manuale di manutenzione delle linee vita per verificare che siano seguite correttamente le procedure raccomandate per la manutenzione e l’ispezione periodica.

Documentazione: Tutte le attività di revisione vengono documentate accuratamente, compresi eventuali problemi riscontrati e le azioni correttive intraprese.

Certificazione di Conformità: Dopo aver completato la revisione e risolto eventuali problemi, viene rilasciata una certificazione di conformità che attesta che le linee vita sono sicure e rispettano gli standard di sicurezza applicabili.

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Il nostro lavoro per la sensibilizzazione sul tema della sicurezza è stato evidenziato in un articolo di internapoli.it questa mattina.

I nostri sistemi di sicurezza contro le cadute dall’altro consentono di effettuare interventi sulle coperture in piena sicurezza in maniera efficace e nel rispetto delle normative vigenti.

Oltre a garantire soluzioni calibrate sulle le diverse esigenze di cantiere., la nostra azienda si impegna attivamente nel rafforzare gli standard di sicurezza attraverso ispezioni regolari, l’uso e la fornitura di dispositivi di protezione individuale (DPI) e programmi di addestramento mirati, che preparano i lavoratori ad affrontare in modo sicuro le sfide del loro ambiente lavorativo.

In conclusione, la nostra azienda adotta un approccio olistico alla sicurezza sul lavoro, integrando sistemi di linea vita con ispezioni regolari, l’uso di DPI e programmi di addestramento. Con questo impegno condiviso, miriamo a creare un ambiente lavorativo sicuro e protetto per tutti. La sicurezza non è solo una priorità, ma un valore fondamentale che ci guida nelle nostre azioni quotidiane.

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Tel . 3477516024 / 08119217273

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I DPI anticaduta sono specifici dispositivi di protezione individuale progettati per la sicurezza dei lavoratori in alta quota o che potenzialmente sono soggetti a rischio di caduta dall’alto.

L’ispezione periodica questi specifici dispositivi è un’operazione di fondamentale importanza in quanto da un approfondito controllo possono emergere potenziali danni/difetti che potrebbero causare danni se non corretti.

Le linee guida per l’ispezione periodica dei DPI possono variare a seconda del tipo specifico di attrezzatura protettiva e delle raccomandazioni del produttore, ma quali sono gli aspetti generali da considerare?

Frequenza: Stabilire una frequenza regolare per l’ispezione periodica in base alle raccomandazioni del produttore o alle normative locali. Ad esempio, alcuni DPI potrebbero richiedere ispezioni settimanali, mensili o annuali.

Procedure di ispezione: Seguire le procedure di ispezione consigliate dal produttore. Queste procedure possono includere controlli visivi, test funzionali e altre verifiche specifiche per il tipo di DPI in uso.

Documentazione: Registrare tutte le ispezioni periodiche effettuate, inclusi i dettagli sullo stato del DPI, le eventuali riparazioni effettuate e le date delle ispezioni. La documentazione può essere utile per tenere traccia dello stato del DPI nel tempo.

Sostituzione dei DPI danneggiati: Se durante l’ispezione viene rilevato che un DPI è danneggiato o compromesso, deve essere sostituito immediatamente con uno nuovo e in condizioni ottimali.

Formazione del personale: Assicurarsi che il personale responsabile dell’utilizzo dei DPI sia adeguatamente formato per condurre ispezioni periodiche e riconoscere segni di usura o danni.

Conservazione corretta: Conservare i DPI in conformità con le istruzioni del produttore. Ad esempio, alcuni dispositivi potrebbero richiedere di essere conservati in luoghi asciutti o lontano dalla luce solare diretta.

Aggiornamenti normativi: Mantenersi aggiornati sulle normative e le raccomandazioni relative ai DPI per assicurarsi che la pratica di ispezione periodica sia in linea con le ultime linee guida.

È importante sottolineare che l’ispezione periodica dei DPI è una componente critica della gestione della sicurezza sul lavoro e contribuisce a garantire un ambiente di lavoro sicuro per coloro che utilizzano attrezzature protettive.

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Tra i tanti documenti che il datore di lavoro è chiamato a redigere c’è il Piano Operativo di Sicurezza, ossia il POS.

Il Piano Operativo di Sicurezza (POS) è un insieme organico di disposizioni e misure volte a garantire la sicurezza e la salute dei lavoratori durante lo svolgimento di determinate attività lavorative. Questo documento fornisce le linee guida per gestire i rischi e prevenire incidenti sul luogo di lavoro.

Il POS solitamente include le seguenti informazioni:

  • Identificazione dell’opera o dell’attività: Una descrizione dettagliata dell’opera o dell’attività che si sta svolgendo.
  • Analisi dei rischi: Una valutazione dettagliata dei rischi associati all’opera o all’attività, identificando potenziali pericoli e valutando le probabilità e le gravità degli incidenti.
  • Misure preventive e protettive: Le misure specifiche che saranno adottate per prevenire o limitare i rischi individuati. Ciò può includere l’utilizzo di dispositivi di protezione individuale, la formazione dei lavoratori, le procedure operative sicure, ecc.
  • Piano di emergenza: Le procedure da seguire in caso di emergenza o incidente, comprese le vie di fuga, i punti di raccolta, i numeri di telefono di emergenza e le responsabilità specifiche del personale.
  • Ruoli e responsabilità: Chiaramente definire i ruoli e le responsabilità di ciascun membro del personale coinvolto nell’opera o nell’attività, comprese le figure responsabili della sicurezza.
  • Documentazione: La documentazione relativa a tutti gli aspetti del POS, inclusi aggiornamenti e revisioni.

È importante che il POS sia redatto in conformità con le leggi e le normative locali sulla sicurezza sul lavoro e che venga periodicamente aggiornato in base alle modifiche delle condizioni o delle attività lavorative. La sua adozione e attuazione aiuta a prevenire incidenti, a proteggere la salute dei lavoratori e a garantire la conformità normativa.

Redigere il POS correttamente può essere complicato, per questo con il Decreto Interministeriale del 2014 è stata introdotta la possibilità di usufruire di un modello standardizzato, semplice, breve e comprensibile. Sarà il datore di lavoro a scegliere se avvalersi o no di tale possibilità.

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L’importanza di investire in linee vita e parapetti personalizzati, adattati alle esigenze specifiche di ciascun ambiente lavorativo.

  1. Valutazione del Contesto Lavorativo:

Il primo passo cruciale nella creazione di un ambiente di lavoro sicuro è una valutazione approfondita del contesto lavorativo. Ogni settore e ogni azienda hanno rischi distinti, che richiedono soluzioni altrettanto uniche. La comprensione approfondita di questi rischi è fondamentale per sviluppare dispositivi di sicurezza efficaci.

  1. Personalizzazione in base ai rischi specifici:

I rischi variano notevolmente da settore a settore. Mentre un cantiere edile potrebbe essere esposto al rischio di cadute da altezze, un’azienda di produzione industriale potrebbe dover affrontare movimenti di macchinari pesanti. Progettare linee vita e parapetti specifici per questi rischi garantisce una protezione mirata e efficace.

  1. Adattabilità ai processi operativi:

La personalizzazione dovrebbe garantire che i dispositivi siano non solo sicuri ma anche pratici.

  1. Normative e standard di settore:

La conformità alle normative e gli standard di settore pertinenti non solo riduce il rischio di sanzioni legali ma dimostra anche un impegno verso la sicurezza dei dipendenti.

Con un approccio personalizzato, è possibile garantire un ambiente di lavoro sicuro, Investire in linee vita e parapetti personalizzati è un investimento strategico per qualsiasi azienda.

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Tra i tanti documenti che il datore di lavoro è chiamato a redigere c’è il Piano Operativo di Sicurezza, ossia il POS.

Il termine “piano operativo di sicurezza” si riferisce a un documento che dettaglia le misure e le procedure operative volte a garantire la sicurezza di un determinato contesto o ambiente.

Il piano operativo di sicurezza può includere una varietà di elementi, tra cui:

Analisi dei rischi: Identificazione e valutazione dei potenziali rischi e minacce che potrebbero influire sulla sicurezza dell’organizzazione.

Obiettivi di sicurezza: Definizione degli obiettivi specifici che l’organizzazione intende raggiungere in termini di sicurezza.

Misure di sicurezza: Descrizione dettagliata delle azioni e delle contromisure che devono essere implementate per ridurre i rischi e garantire la sicurezza.

Piani di risposta: Procedure da seguire in caso di incidenti o emergenze, inclusi i protocolli di comunicazione e le azioni da intraprendere.

Formazione e sensibilizzazione: Programmi di formazione per il personale per garantire la consapevolezza delle procedure di sicurezza e delle misure preventive.

Monitoraggio e valutazione: Meccanismi per monitorare continuamente l’efficacia del piano, apportare eventuali miglioramenti e adattarsi a cambiamenti nelle minacce o nell’ambiente.

Una volta redatto, il Piano Operativo di Sicurezza deve essere presentato ufficialmente. La presentazione si distingue in base ai soggetti coinvolti ma le fasi sono sostanzialmente 3:

  • il committente deve trasmettere il POS a tutte le imprese invitate a presentare offerte per l’esecuzione dei lavori. Prima dei lavori deve inoltre inviare il PSC alle imprese esecutrici;
  • il datore di lavoro delle imprese deve consegnare il POS all’impresa affidataria e al CSE almeno 15 giorni prima dell’inizio dei lavori. Il CSE ne verificherà l’idoneità e nel caso venga approvato lo metterà in atto;
  • il datore di lavoro dell’impresa affidataria deve consegnare il documento al titolare dell’impresa che subappalta almeno 30 giorni prima dell’ingresso in cantiere. Il datore di lavoro dell’impresa sopracitata si dovrà infine rivolgere al CSE.

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