Modalità operative e di sicurezza per lo svolgimento di lavori in ambienti confinati

I lavori svolti in ambienti confinati sono da sempre considerati tra i più pericolosi per le particolari caratteristiche di questi luoghi di lavoro. Per tale motivo, risulta utile evidenziare alcune procedure operative necessarie a prevenire incidenti (spesso molto gravi ed anche mortali) e ad aumentare il livello di sicurezza sul lavoro di coloro che operano in ambienti confinati.

Le corrette modalità operative da adottare per lo svolgimento di attività in spazi confinati:

  • Identificazione degli spazi confinati.

La profonda conoscenza degli spazi è fondamentale: occorre individuare e classificare tutti gli spazi confinati presenti all’interno dell’impianto/unità produttiva elaborando una sorta di “carta di identità” di ciascuno spazio confinato che contenga le relative informazioni e consenta di effettuare una corretta valutazione dei rischi.

  • Individuare le attività e i rischi degli spazi confinati.

Occorre individuare tutte le attività da svolgere all’interno di ogni spazio confinato e individuazione dei rischi in relazione alle caratteristiche di ciascuno spazio confinato.

  • Procedure operative specifiche.

Si tratta di elaborare procedure operative specifiche per operare in spazi confinati. Per ciascuna fase di lavoro vengono individuate le misure preventive e protettive da adottare, le relative figure preposte all’effettuazione e le modalità autorizzative.

  • La gestione dell’emergenza

La gestione dell’emergenza e del soccorso/recupero di un eventuale infortunato deve essere trattata come una qualsiasi fase di lavoro; deve essere quindi garantita un’opportuna progettazione, individuando preventivamente le modalità da adottare in caso di emergenza (individuazione degli accessi per il recupero del personale, valutazione degli spazi interni, predisposizione di attrezzature e mezzi idonei, individuazione delle modalità di comunicazione, attivazione e gestione dell’emergenza, personale addetto al recupero e soccorso, etc…).

  • Formazione del personale.

Il personale che opererà all’interno degli spazi confinati deve essere a perfetta conoscenza delle informazioni sopra riportate, sia tramite verifica dell’esperienza e formazione pregressa (sugli spazi confinati in generale, sui rischi associati etc..) sia soprattutto tramite partecipazione a specifici corsi/incontri atti a diffondere tutte le informazioni specifiche degli spazi confinati riportate ai punti precedenti.

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La migliore arma per la sicurezza di chi opera in quota è la prevenzione e la corretta progettazione dei sistemi di sicurezza. Il responsabile di un immobile o il datore di lavoro ha l’obbligo di far lavorare gli operatori in condizioni di sicurezza, evitando così di essere coinvolto in azioni civili e penali in caso di violazioni delle norme che tutelano gli operatori per i lavori in quota.

Non esiste una “linea vita” come prodotto universale, adattabile a tutti i tetti, ma si tratta di un sistema complesso, composto in maniera diversa in funzione di distinti elementi. Ciò richiede sempre un progetto. Anche se composto da elementi certificati dal produttore, tale sistema ha bisogno di essere progettato. L’istallazione di una linea vita senza un progetto completo non è a norma!

Come progettare una linea vita?

Esistono diverse fasi di progettazione della linea vita, che fanno rifermento alla normativa UNI 11578 – UNI EN 795 linea vita sistemi anticaduta. Le fasi di progettazione linea vita in base a normativa sono:

-La progettazione dell’accesso e dei dispositivi da installare viene definita dal coordinatore per la progettazione o esecuzione, che effettua anche la stesura e l’aggiornamento del fascicolo

-Il CSP – CSE provvede alle prove di collaudo del sistema secondo norma 795

-La progettazione della linea vita da parte del costruttore deve comunque attenersi alla normativa tecnica di riferimento

Per progettare una linea vita ad hoc si deve tener conto delle seguenti voci:

-Valutazione dei rischi ed indicazioni sulla conseguente scelta del sistema di protezione dalle cadute.

-Percorsi per arrivare all’accesso in copertura.

-Punti e modalità di accesso in sicurezza alla copertura.

-Valutazione del rischio conseguente alla caduta, a cui il lavoratore è esposto anche se è legato, derivante dall’oscillazione del corpo e dal conseguente urto contro ostacoli (effetto pendolo), da sollecitazioni trasmesse dall’imbracatura sul corpo al momento dell’arresto della caduta, dal tempo di permanenza in sospensione inerte.

Linea Vita Campania propone soluzioni personalizzabili e innovative adatte a qualsiasi tipologia di lavoro.

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La linea vita è un sistema di sicurezza posizionato su una copertura di un’abitazione e serve per mettere in sicurezza qualsiasi lavoratore che si trovi a dover accedere al tetto; ad esempio per lavori di manutenzione della copertura o per la pulizia periodica degli impianti fotovoltaici. Non tutte le abitazioni possiedono una linea vita, soprattutto quelle più vecchie.

Linea Vita Campania progetta e produce sistemi anticaduta per lavoratori che operano ad alta quota.

Come si usa la linea vita?

Sono gli operatori che accedono alle coperture degli edifici che sono tenuti ad utilizzare una linea vita in maniera corretta. A tale scopo devono essere muniti di appositi sistemi di ancoraggio di sicurezza.

L’operatore deve essere costantemente collegato alla linea vita presente su una copertura, utilizzando appositi ganci, cavi e moschettoni.

Il datore di lavoro, che può essere l’impresario edile in questo caso, è tenuto a fornire ai propri dipendenti tutti i DPI necessari a utilizzare la linea vita in modo sicuro e corretto; oltre a questo gli operatori devono essere sottoposti a eventuale corso sulla sicurezza, nel quale apprenderanno come si utilizzano i vari dispositivi anti caduta.

Nello specifico la formazione per i lavoratori in quota prevede lo studio delle seguenti materie:

  • Uso dei DPI sia a livello teorico, sia pratico
  • La normativa concernente la propria categoria professionale di riferimento
  • Istruzioni per l’utilizzo di tutte le strumentazioni con cui si entrerà in contatto durante il lavoro
  • La valutazione dei rischi e tutto ciò che rappresenta un potenziale pericolo accidentale di caduta
  • I vari obblighi, normativi e non, riguardanti sia il lavoratore stesso sia il datore di lavoro
  • L’importanza della prevenzione e della protezione
  • Le tecniche di soccorso in quota
  • L’adeguato iter per il corretto posizionamento

La sicurezza di chi lavora in quota ci sta a cuore.

Per questo, noi di Linea Vita Campania, mettiamo a punto soluzioni anticaduta che si integrano in più ampi dispositivi orientati a salvaguardare l’incolumità degli operatori.

La linea vita è un dispositivo obbligatorio nel caso di lavori sui tetti, impianti industriali ma anche per l’installazione di un impianto fotovoltaico e per le periodiche attività di manutenzione e controllo.

Noi di Linea Vita Campania, esperti del settore della sicurezza in quota a seguito dell’esperienza maturata negli anni, siamo in grado di far fronte a qualsiasi esigenza del nostro committente che, a seguito degli obblighi legislativi e normativi italiani e regionali specifici, necessita dell’installazione della linea vita e dei dispositivi anti-caduta sul suo edificio.

In Campania

L’obbligo di installare linee vita in Campania è in vigore da novembre 2017.

In data 20 novembre 2017 è infatti stata approvata dal Consiglio Regionale campano, una legge che prescrive l’installazione di sistemi di protezione permanenti sulle coperture. Sul testo della Legge regionale 20 novembre 2017, n. 31 pubblicata sul bollettino ufficiale N. 84, si fa riferimento esplicito, come esempio di sistema da adottare, ai sistemi di ancoraggio, comunemente indicati come linee vita.

Linea Vita Campania

Noi di Linea Vita Campania, mediante tecniche specifiche ed all’avanguardia, siamo in grado di affrontare e terminare l’opera di installazione in un tempo contenuto, permettendo al nostro cliente un sostanzioso risparmio sia economico che in termini di tempo. Proponiamo soluzioni personalizzabili ed innovative adatte a qualsiasi tipo di lavoro.

Affidarsi a Linea Vita Campania per l’installazione della linea vita di un edificio, significa garantirsi:

Esperienza e professionalità: I nostri tecnici abilitati e qualificati elaborano i progetti di installazione, dimensionamenti, verifiche di resistenza, computi metrici e preventivi. L’eccellenza dei nostri servizi unisce la professionalità alla cortesia dei nostri tecnici.

Produzione: La nostra produzione permette di realizzare ancoraggi strutturali per applicazioni specifiche, con forme e materiali diversi, ma sempre con tempi e prezzi competitivi, mantenendo la qualità più elevata.

Contattaci per maggiori info:

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Sistemi Linea Vita: cosa serve per procedere all’installazione?

L’installazione delle linee vita è fondamentale per garantire la sicurezza durante eventuali interventi in quota.

Chi siamo?

Ci occupiamo dalla progettazione, installazione e manutenzione del tuo sistema di linea vita.

Il primo requisito per poter procedere con l’installazione linee vita è essere in possesso di un progetto.

Le linee vita, infatti, non sono dei prodotti fatti e finiti acquistabili all’interno di negozi specifici, ma devono essere studiate caso per caso, in base alle caratteristiche della copertura dell’edificio.

Il progetto di installazione delle linee vita viene composto attraverso una serie di documenti specifici che vanno a costituire il fascicolo tecnico della copertura.

Quali sono gli elaborati che devono essere prodotti per la sua realizzazione?

1.Valutazione dei rischi.

2.Percorsi per raggiungere l’accesso in copertura.

3.Punti e modalità di accesso alla copertura in sicurezza.

4.Pianta del tetto sulla quale dovrà essere indicata la posizione degli ancoraggi, delle linee vita e dei percorsi di sicurezza dall’accesso fino a raggiungere tutti i punti del tetto.

5.Le istruzioni di utilizzo del sistema anticaduta e le indicazioni sui DPI di cui gli operatori devono essere dotati per intervenire all’interno dei cantieri.

6.Il programma di ispezione e manutenzione, che viene redatto secondo le indicazioni del produttore, del progettista e del tecnico che realizzeranno l’impianto.

7.Le indicazioni sulle modalità di recupero di un operatore in caso di caduta.

In alcune regioni, inoltre, viene richiesto un ulteriore documento il cui scopo è raccogliere tutte le informazioni citate negli altri.

Un altro parametro che varia da regione a regione è l’obbligatorietà delle linee vita:

In Campania l’installazione delle linee vita è obbligatoria per tutte le nuove costruzioni o per interventi di installazione e ristrutturazione ad alta quota.

Perché dovresti affidarti a Linea Vita Campania?

La risposta a questa domanda è semplice.

Siamo un’azienda specializzata, che fornisce una certificazione finale che attesti la sicurezza dell’impianto.

Il tetto è sempre più un luogo di lavoro

La presenza di impianti sulle coperture dei fabbricati è sempre più frequente, questo aumenta ulteriormente le necessità di accesso e transito su queste, trasformandole in veri e propri luoghi di lavoro per imprese edili, impiantisti, manutentori.

Il luogo di lavoro deve essere reso sicuro a fronte di tutti i possibili rischi ma principalmente per il rischio caduta dall’alto. I professionisti possono fornire un contributo significativo per progettare e gestire questi particolari luoghi di lavoro e ridurre i rischi che questi presentano.

Per la sicurezza degli operatori in quota, scegli i Sistemi Linea Vita Campania!

Come deve agire chi deve far compiere lavori sul tetto

La prima operazione da compiere è uno scrupoloso sopralluogo del tetto interessato dall’intervento verificando:

caratteristiche della copertura

pendenza ed eventuali discontinuità o dislivelli presenti

condizioni della copertura

sporgenze ai livelli sottostanti (balconi, tettoie)

È necessario affidarsi ad un tecnico competente ed abilitato, che pensi alla soluzione più opportuna per ogni singolo caso con particolare attenzione all’aspetto strutturale (supportato da adeguate relazioni di calcolo e verifica). Nelle Regioni in cui vige una legislazione specifica, tale progetto è parte integrante dell’istanza che si deve presentare per essere autorizzati a procedere. In assenza del progetto dei sistemi anticaduta, l’autorizzazione non verrà rilasciata.

Sarà cura del progettista produrre e trasmettere, secondo le forme e le modalità definite dalla Pubblica Amministrazione, un elaborato tecnico contenente tutti gli elementi indispensabili alla valutazione preventiva, elementi che confluiranno in relazioni ed elaborati grafici di dettaglio.

Tendenzialmente, ma obbligatoriamente quando prescritto, si deve:

-conservare i manuali d’uso dei dispositivi installati

-mettere a disposizione di chiunque salga in copertura gli elaborati inerenti l’opera

-tenere i registri di ispezione e manutenzione dei dispositivi, per monitorare puntualmente le operazioni che si svolgono in copertura. La documentazione è strettamente legata all’edificio, indipendentemente dai passaggi di proprietà.

Inoltre, è fondamentale conoscere tutti i documenti predisposti e messi a disposizione dai produttori dei dispositivi selezionati (schede tecniche, certificati, manuali di posa).

Scopri le nostre soluzioni per la sicurezza di chi lavora in quota!

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Che formazione fare per i lavori in ambienti confinati?

La normativa di riferimento che tratta del lavoro in ambienti o spazi confinati è il DPR 177/2011. In esso si definisce concretamente che lavoratore ed azienda abbiano competenze specifiche in materia oltre ad avere una adeguata formazione ed addestramento sui rischi previsti dal lavoro da svolgere.

Come fanno ad ottenere tali competenze in materia?

Svolgendo specifici corsi di formazione per lavoro in ambienti confinati.

Chi deve svolgere questi corsi?

Tutti coloro che si trovano a lavorare spazi confinati o sospetti di inquinamento, siano essi:

-Datori di lavoro

-Preposti

-RSPP

-ASPP

-Responsabili delle imprese committenti

-Lavoratori

-singoli professionisti.

Oltre alle figure professionali sopra indicate sono obbligate a frequentare il corso spazi confinati tutte quelle figure non direttamente coinvolte nell’esecuzione del lavoro in spazi confinati ma comunque preposte ad informare chi svolgerà il lavoro.

Queste figure sono:

-responsabili di cantiere e/o preposti che devono verificare le modalità lavorative di chi deve svolgere il lavoro in spazi confinati

-enti e aziende interessato ad organizzare a loro volta dei corsi di formazione

-enti e aziende che possiedono al loro interno ambienti confinati, e devono informare i fornitori sull’uso e sui rischi a questi collegati

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Non esitare a contattarci per trovare insieme la giusta procedura per la tua azienda:

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Perché è importante la linea vita?

Perché salva la vita.

Perché in assenza di essa non si può accedere alla copertura per sopralluoghi, controlli o lavori di manutenzione.

Perché si avrà un notevole risparmio negli anni successivi, non servendo ponteggi o parapetti che sono molto costosi.

Perché il proprietario dell’immobile è responsabile di qualsiasi infortunio possa accadere nella sua proprietà.

Perché è richiesta in caso di vendita dell’immobile.

Perché gli operatori che operano sulle coperture si possono rifiutare di intervenire in assenza di linee vita certificate.

Nella manutenzione degli immobili il tetto è considerato elemento soggetto ad usura e quindi periodicamente andrebbe rifatto o aggiustato. Installare un dispositivo anticaduta, come la linea vita sul tetto diventa quindi importante per la sicurezza degli operatori che si avvicenderanno nella manutenzione in quell’area, rispettando così pienamente i parametri richiesti dalla legge 81 per la sicurezza sul lavoro.

Inoltre, sul tetto vi accedono anche antennisti per la sistemazione delle singole antenne o dell’antenna centralizzata, chi esegue la manutenzione e pulizia delle canne fumarie e altri operatori che per altre esigenze devono salire sul tetto per eseguire il lavoro.

L’installazione della linea vita è obbligatoria in diverse regioni italiane. Il sistema anticaduta dovrà essere parte integrante del documento di valutazione dei rischi che sarà messo a disposizione dall’amministratore alle aziende che eseguiranno i lavori.

Sebbene tutti questi operatori siano in possesso dei dispositivi di protezione individuale e abbiano una loro procedura contro il rischio di caduta, disporre di una linea vita come elemento anticaduta sul tetto solleva i condomini da eventuali corresponsabilità in caso di incidenti.

Prodotti e soluzioni per lavori in quota personalizzati “chiavi in mano”.

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La UNI 11578/2015 è la norma italiana relativa ai dispositivi di ancoraggio permanenti. La norma specifica i requisiti e i metodi di prova per dispositivi di ancoraggio, che comprendono punti di ancoraggio fissi o mobili, destinati all’installazione permanente su o nella struttura.

Sempre più spesso sentiamo parlare di norme tecniche che regolano il settore dei dispositivi di ancoraggio contro le cadute dall’alto.

Nell’anno 2012 è stata pubblicata la norma europea Uni EN 795:2012 per indicare i requisiti per le prestazioni e i metodi di prova associati ai dispositivi di ancoraggio. Il mercato la UNI ha ritenuto opportuno pubblicare una norma italiana che riempisse le lacune lasciate dalle precedenti norme UNI e che distinguesse gli ancoraggi fissi.

Ad Aprile del 2015 l’Ente Italiano di Normazione (UNI) pubblica la norma Uni 11578:2015, Dispositivi di ancoraggio destinati all’installazione permanente – Requisiti e metodi di prova.

Questa norma riempie le lacune lasciate dalle precedenti norme Uni (Uni En 795:2012 e Uni Cen/Ts 16415:2013) in relazione al campo di applicazione e alla destinazione d’uso dei dispositivi di ancoraggio contro le cadute dall’alto, separando definitivamente quelli destinati all’installazione permanente da quelli removibili.

La nuova UNI mantiene un’analogia con le precedenti Uni En 795:2012 e Uni Cen/Ts 16415:2013 e descrive tre tipologie di dispositivi di ancoraggio destinati all’installazione permanente e progettati per l’utilizzo combinato con i DPI anticaduta:

Tipo A – ancoraggio puntuale

Dispositivo di ancoraggio di tipo A, un ancoraggio puntuale con uno o più punti di ancoraggio non scorrevoli

Tipo C – ancoraggio lineare (ancoraggio flessibile)

Dispositivo di ancoraggio di tipo C, un ancoraggio lineare che utilizza una linea di ancoraggio flessibile che devia dall’orizzontale di non più di 15°

Tipo D – ancoraggio lineare (ancoraggio rigida)

Dispositivo di ancoraggio di tipo D, un ancoraggio lineare che utilizza una linea di ancoraggio rigida con un’inclinazione non superiore a 15°

QUALUNQUE SIA IL TUO PROGETTO NOI SIAMO IN GRADO DI REALIZZARLO.

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La scelta delle Linee Vita è un aspetto fondamentale per garantire la sicurezza di chi opera in quota

La linea vita è un elemento indispensabile per la messa in sicurezza di un intero cantiere edilizio; proprio in funzione di ciò è fondamentale, per una scelta consapevole del prodotto, conoscere parametri per poter realizzare un sistema anticaduta versatile, comodo da installare e allo stesso tempo in linea con le aspettative di sicurezza.

Essendo sistemi brevettati e composti da validi supporti di ancoraggio, gli elementi che compongono la linea vita possono essere generalmente classificabili in tre categorie.

Il primo criterio può essere quello di suddividere le linee vita in orizzontali (con inclinazione massima di 15° rispetto all’orizzontale) e le linee vita inclinate-verticali.

Il secondo criterio può essere quello di suddividere le linee in flessibili e rigide. Le prime sono realizzate con cavo metallico o tessile, le seconde con profili metallici

Il terzo criterio può essere quello di suddividere le linee vita in permanenti e temporanee/portatili.

Le prime sono destinate a rimanere stabilmente in dotazione ad un edificio, dal momento si può scegliere di utilizzarla per tutto il tempo necessario alla messa in sicurezza del ponteggio e utilizzarla all’occorrenza in occasione di interventi futuri di ristrutturazione e manutenzione;

le seconde sono destinate ad essere installate, utilizzate e successivamente rimosse ed eventualmente riutilizzate in un altro in maniera analoga ad un dispositivo di protezione individuale. Non mancano, infatti, professionisti del settore che cercano di utilizzare una linea vita definita temporanea, ovvero rimovibile un attimo dopo aver concluso i lavori di ristrutturazione di realizzazione di un impianto planimetrico, di manutenzione ordinaria e straordinaria di un determinato tipo di costruzione. Il materiale adoperato per questo tipo di struttura temporanea è, ovviamente, inferiore sotto l’aspetto qualitativo rispetto ad una linea vita di tipo permanente. Ciò non toglie che si possono adottare degli accorgimenti per rendere anche una linea vita di tipo temporanea ben salda e duratura nel tempo.

La linea vita, ad ogni modo, viene scelta in base alla superficie di lavoro da coprire e in base alla tipologia di tetto  in cui verrà installata.

E tu di quale Linea Vita hai bisogno?

Una scelta avventata potrebbe arrecarti dei seri danni e lasciarti perplesso lungo tutta la durata dei lavori. Affidati a Linea Vita Campania.

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