LAVORI IN QUOTA: QUALI SONO I RISCHI?

Le cadute dall’alto sono solo uno dei rischi derivanti dai lavori in quota.

I lavori in quota sono tra i più pericolosi in quanto vi è un’alta percentuale di infortuni, ed è per questo che è richiesta una particolare attenzione nel rispettare la normativa in materia di sicurezza.

Quali sono i principali pericoli?

I principali pericoli, trattati anche da numerose sentenze di Cassazione, sono:

Caduta dall’alto in seguito alla perdita di equilibrio del lavoratore e/o all’assenza di adeguate protezioni (collettive o individuali).

La sospensione inerte situazione che capita quando un lavoratore rimane appeso senza la possibilità di muoversi. Per ridurre il rischio da sospensione inerte è fondamentale che il lavoratore sia staccato dalla posizione sospesa al più presto.

Effetto pendolo, che porta il lavoratore ad urtare contro il suolo, una parete o un ostacolo.

-Lesioni generiche (schiacciamenti, cesoiamenti, colpi, impatti, tagli) causate dall’investimento di masse cadute dall’alto durante il trasporto con gru, argani, ecc.

Gli articoli dal 108 al 111 del testo unico 81/2008 spiegano le disposizioni di carattere generale, precisando che i cantieri in cui siano adibite attività che prevedano lavori in quota debbano essere provvisti di idonee recinzioni per impedire l’accesso ad estranei e che il transito sotto ponti sospesi, scale ed aree simili, deve essere impedito mediante barriere.

L’art.111, invece, disciplina gli obblighi del datore di lavoro, nel fornire i corretti strumenti per i lavori in quota.

Quindi, innanzitutto deve certificare l’idoneità psico-fisica dei lavoratori, al fine di garantire sicurezza a tutti i lavoratori.

Una volta che ciò è stato verificato e accertato, tutti i lavoratori devono essere informati e addestrati non solo per operare in quota, ma anche per saper gestire in maniera operativa operazioni di soccorso.

Il datore di lavoro ha anche il dovere di mettere una disposizione dei sistemi di protezione sia collettiva che individuale per garantire una sicurezza a 360°: dando la priorità ai dispositivi di protezione collettiva. Qualora questi sistemi non sono sufficienti a garantire la sicurezza all’operatore, il datore di lavoro deve fornire i corretti dispositivi di protezione individuale.

Fornire tutti gli strumenti adeguati alla tipologia dei lavori da eseguire, alle sollecitazioni, e a garantire una circolazione priva di rischi.

La sicurezza sul lavoro è un diritto fondamentale!

Nel caso degli interventi in quota, è importante dotarsi di dispositivi idonei a ridurre i rischi correlati alle operazioni.

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