Valutazione del rischio nei lavori in quota

Per una corretta pianificazione della sicurezza, occorre condurre una valutazione dei rischi

Una corretta valutazione del rischio per i lavori in quota trova il suo punto di inizio nell’identificazione dei possibili rischi ai quali il lavoratore può andare incontro.

Quali sono?

-Caduta dall’alto: durante lo svolgimento di un’attività lavorativa in quota, è possibile andare incontro al rischio di caduta dall’alto. A causa di perdita d’equilibrio e/o scivolamenti, se non sono state adottate sufficienti misure di sicurezza, c’è la possibilità che il lavoratore subisca danni (anche mortali) derivanti dall’arresto a seguito della caduta.

-Sospensione inerte: a seguito di perdita di conoscenza, dovuta a molteplici ragioni, è possibile che avvenga un rapido peggioramento delle funzioni vitali del corpo causata dalla sospensione del lavoratore con l’imbracatura. Per ovviare a questo rischio, è importante calare a terra il prima possibile il corpo sospeso.

-Urto causato dall’effetto pendolo: l’attivazione di alcuni dispositivi di sicurezza anticaduta può causare il cosiddetto effetto pendolo: l’effetto è basato sull’oscillazione del lavoratore legato ad un punto di ancoraggio nel vuoto. In queste circostanze il lavoratore può quindi urtare contro ostacoli o a terra e andare quindi incontro a lesioni più o meno gravi.

Una corretta valutazione del rischio include oltre ai rischi, anche la programmazione e la pianificazione di sicurezza.

Programmazione e pianificazione ricoprono un ruolo centrale per la sicurezza sul lavoro: esse permettono di organizzare e adottare tutte le misure di sicurezza preventive necessarie. Nel dettaglio, parliamo quindi delle misure organizzative e dei DPI utili ad abbassare al livello minimo i rischi.

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