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L’obbligatorietà delle linee vita sui tetti condominiali dipende da una serie di fattori, comprese le normative locali, la tipologia di lavori da svolgere e la valutazione del rischio. È importante conoscere e rispettare le leggi e i regolamenti pertinenti e consultare professionisti qualificati per determinare la migliore soluzione per garantire la sicurezza sul tetto del condominio.

In Italia, sia per le singole unità immobiliari che per i condomini: quando si dispongono lavori in quota, i committenti hanno la responsabilità di assicurare la presenza o la predisposizione di idonee misure di protezione a tutela dell’incolumità dei lavoratori.

Molti amministratori si chiedono se l’edificio condominiale è obbligato a installare le linee vita sul proprio tetto.

L’art. 115 del d. lgs n. 81/2008 (Testo unico sulla sicurezza sul lavoro) così recita:

«Nei lavori in quota qualora non siano state attuate misure di protezione collettiva come previsto all’articolo 111, comma 1, lettera a), è necessario che i lavoratori utilizzino idonei sistemi di protezione idonei per l’uso specifico composti da diversi elementi, non necessariamente presenti contemporaneamente, conformi alle norme tecniche» prevedendo, tra gli strumenti di sicurezza, anche le guide o linee vita, rigide o flessibili che siano.

L’articolo 111, comma prima, lettera a), appena citato a sua volta stabilisce che

«Il datore di lavoro, nei casi in cui i lavori temporanei in quota non possono essere eseguiti in condizioni di sicurezza e in condizioni ergonomiche adeguate a partire da un luogo adatto allo scopo, sceglie le attrezzature di lavoro più idonee a garantire e mantenere condizioni di lavoro sicure, in conformità ai seguenti criteri: a) priorità alle misure di protezione collettiva rispetto alle misure di protezione individuale».

In sostanza, come emerge chiaramente dalla lettura delle norme, la linea vita deve essere installata nel caso in cui non sia possibile utilizzare misure di protezione collettiva, cioè i ponteggi, i quali dunque sono sempre da preferirsi.

Dunque, si può asserire che in condominio, se non sono previsti interventi di manutenzione strutturali, non è obbligatorio installare dispositivi anticaduta. Spetta ai condomini stessi e all’amministratore valutare l’eventualità di predisporli

Questo è ciò che prevede la legge nazionale. È tuttavia possibile che nelle singole Regioni esistano norme più restrittive, che ad esempio impongano l’obbligo di installare sistemi di protezione permanenti da lasciare in dotazione agli edifici. In genere, un obbligo simile è previsto nelle ipotesi di costruzione di un nuovo edificio o di manutenzione straordinaria del tetto.

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Il 9 ottobre ricorre la 72ª edizione della Giornata ANMIL (Associazione fra Lavoratori Mutilati e Invalidi del Lavoro) per le Vittime degli Incidenti sul Lavoro.

La Giornata Nazionale per le Vittime degli Incidenti sul Lavoro, un evento che l’Associazione organizza ogni anno per ricordare l’importanza del tema della sicurezza sui luoghi di lavoro. A seguito dell’istituzionalizzazione con D.P.C.M. del 1998, viene celebrata nella seconda domenica di Ottobre in tutta Italia, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica. Quest’anno la 72ª edizione ricorre il 9 ottobre.

La Storia

La rifondazione dell’associazione risale al 1943 e successivamente diviene ente pubblico con la legge 21 marzo 1958, n 335. Ad oggi rimane un’associazione di diritto privato e mantiene la sua qualificazione di ente morale nonché conserva i compiti associativi previsti dal proprio statuto e di rappresentanza e tutela dei mutilati e invalidi del lavoro. Nel 2003 l’associazione diviene ANMIL Onlus. La prima “Giornata Nazionale del Mutilato” si tenne, dunque, a Roma il 19 Marzo 1951 e per l’occasione, il giorno precedente, l’allora Presidente Nazionale ANMIL Bartolomeo Pastore tenne un discorso di presentazione dell’iniziativa alla radio, fatto di eccezionale rilevanza per l’epoca.

L’obiettivo era quello di ricordare all’opinione pubblica, alle Istituzioni ed alle forze politiche la necessità di concentrare la propria attenzione sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e di garantire la giusta tutela alle vittime del lavoro e alle loro famiglie. L’istituzionalizzazione della “GIORNATA” è avvenuta prima con la pubblicazione nella Gazz. Uff. del 12 maggio 1998, n. 108 del Dir.P.C.M 24 aprile 1998  e poi con la Dir.P.C.;. 7 marzo 2003 pubblicata nella Gazz. Uff. il 15 maggio 2003, n. 111 ove l’associazione richiede ed ottiene la celebrazione alla seconda domenica del mese di ottobre di ogni anno.

La sicurezza nei luoghi di lavoro oggi

Nonostante la grave recrudescenza del fenomeno infortunistico che grava sul Paese ad oggi la sicurezza nei luoghi di lavoro non riceve la giusta considerazione, che dovrebbe invece rappresentare una priorità e questa manifestazione sarà  l’occasione per sensibilizzare sul tema le forze politiche appena elette a governare il paese, stimolando riflessioni e assunzioni di un impegno per il futuro, al fine di attuare un programma di governo che tenga conto delle proposte concrete per arginare morti e infortuni sul lavoro e malattie professionali.

Linea Vita Campania mette a disposizione la propria esperienza al servizio della sicurezza sul lavoro.

Scopri di più:

3477516024
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lineavitacampania@gmail.

Sul mattino si parla di noi e dei nostri sistemi di sicurezza contro le cadute dall’alto, ossia le Linee Vita, dispositivi di sicurezza che hanno il compito di garantire la protezione di tutti gli addetti ai lavori in quota, andando a ridurre la possibilità che si verifichino eventuali cadute dall’alto.

Ovviamente, la presenza di una linea vita diventa obbligatoria in un cantiere quando vengono effettuati lavori in altezza, come ad esempio su coperture, tetti o piani di lavoro aventi un’altezza maggiore ai due metri (a partire dal piano terra).

Per noi di Linea Vita Campania, oggi, gestire la messa in sicurezza di un’opera richiede un’ampia conoscenza del settore ed una profonda cura dei dettagli, in misura maggiore rispetto al passato. Ciò, non soltanto per essere conformi alle normative, ma anche e soprattutto per tutelare al meglio i propri operatori.

Aspetto fondamentale e da non trascurare, è, poi, come riporta l’articolo sul mattino, la revisione periodica del sistema da attuare con cadenza annuale e prima dell’uso di una Linea vita inutilizzata per qualche periodo. Una revisione che, noi di Linea Vita Campania, svolgiamo rilasciando la relativa certificazione di avvenuto controllo e sicurezza.

Leggi l’articolo completo sul Mattino!