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Tutti i DPI di terza categoria prevedono per legge che chi ne fa uso frequenti prima dei corsi specifici di informazione e addestramento. Così sancisce il Dlgs 81/08.

I DPI di terza categoria sono destinati a lavori e interventi estremamente rischiosi e servono per ripararsi in ambienti con temperature molto basse o estremamente elevate, per tutelare le vie respiratorie, per difendersi da attacchi chimici, per proteggersi dai contatti elettrici e per prevenire ed evitare le cadute dall’alto.

In questo gruppo di DPI troviamo:

imbragature di sicurezza

elmetti

maschere con filtro o respiratori isolanti

rivelatori di gas nocivi o infiammabili

Nel caso in cui non si provveda alla giusta formazione oppure nel caso in cui i DPI vengano usati in modo scorretto o i lavoratori non siano equipaggiati in maniera idonea, è possibile andare incontro a sanzioni importanti e a procedimenti civili e penali.

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Formazione per DPI di terza categoria

I corsi per i DPI di terza categoria sono necessari per apprenderne particolarità e tecnica, maggior attenzione viene impiegata per quelli presenti nell’azienda in cui il lavoratore presta la sua attività, in modo da permettergli di acquisire una buona conoscenza e una dimestichezza tale con i dispositivi che si ritroverà ad usare quotidianamente, da permettergli di operare in maniera sicura.

I corsi si dividono sempre in parte teorica e parte pratica e dopo avere fornito una preparazione su tutto ciò che la normativa prevede e su tutti gli argomenti di teoria dei vari dispositivi, ci si concentra sull’utilizzo vero e proprio correlato da spiegazioni specifiche e puntuali.

Nella parte teorica, si affrontano numerosi argomenti tra cui:

normativa generale di riferimento

valutazione dei rischi più frequenti

categorie e tipologie di DPI

scelta dei DPI

obblighi dei lavoratori e dei datori di lavoro

manutenzione e conservazione dei DPI

utilizzo corretto dei diversi dispositivi di protezione

Nella parte pratica si impara poi a indossare e utilizzare correttamente i dispositivi, a riconoscerli, a procedere in sicurezza su una copertura e ad affrontare luoghi in quota con cordini anticaduta, imbrago, arrotolatore e molto altro.

Inoltre si testano manovre di evacuazione e recupero, si apprendono elementi di primo soccorso e ci si esercita con procedure operative di salvataggio.

Linea Vita Campania si occupa della revisione DPI con professionalità e accuratezza, rilasciando per ogni dispositivo un report di ispezione attestante le verifiche e ispezioni eseguite ed applicando un datario a promemoria del successivo intervento di ispezione.

Tel. 3477516024

081.19217273

orario ufficio dalle 9.00 alle 18.00

Che cosa è la durata di vita di un DPI?

La durata di vita di un DPI è quel periodo di tempo previsto per un utilizzo del DPI in condizioni di totale sicurezza. La durata di vita, non è un periodo di tempo fisso, cristallino, determinato, ma è solamente una previsione in quanto può variare (diminuire) in funzione di diversi fattori, tra cui:

  • l’evoluzione delle tecniche e della compatibilità dei prodotti tra loro;
  • l’intensità e la frequenza di utilizzo;
  • l’ambiente e le condizioni di utilizzo: presenza di aerosol salini, fumi o vapori, ambienti chimici aggressivi, ambienti polverosi, freddo o calore estremo, umidità, ecc;
  • l’eventuale mancato rispetto delle condizioni di utilizzo, di manutenzione e di stoccaggio riportate all’interno delle Istruzioni d’Uso e di Manutenzione del prodotto;
  • l’esito delle ispezioni periodiche obbligatorie eseguite da personale competente.

Un medesimo DPI potrebbe quindi avere una durata di vita differente in funzione delle condizioni di utilizzo in cui viene impiegato. Tanto più queste sono aggressive, tanto maggiore deve essere la frequenza dell’ispezione periodica.

Un esempio relativo alla frequenza di ispezione periodica in funzione delle condizioni:

Condizioni di utilizzo         Frequenza raccomandata per l’ispezione periodica

Regolare – Occasionale   12 mesi

Frequente oppure

Regolare – Occasionale in ambiente aggressivo      6 mesi

Intensivo oppure

Frequente in ambiente aggressivo      3 mesi

Dove trovo la durata di vita di un DPI?

Tale informazione, per la maggior parte dei casi, è reperibile all’interno delle Istruzioni d’Uso e di Manutenzione del DPI, ma, il alcuni casi, i fabbricanti hanno pubblicato delle comunicazioni ufficiali riportanti un aggiornamento in merito all durata di vita dei propri DPI, abrogando quindi quanto scritto all’interno delle Istruzioni d’Uso e di Manutenzione emesse con data antecedente a quella della comunicazione.

Qualificati presso i principali produttori e importatori per la revisione DPI interveniamo anche direttamente in azienda per ridurre al minimo le interruzioni nelle attività lavorative causate dall’assenza dei DPI mandati a ispezionare.

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I DPI di terza categoria sono attrezzature fondamentali per garantire il massimo livello di protezione dei lavoratori contro i possibili rischi derivanti dalle loro particolari mansioni.

La normativa di riferimento D.Lgs. 81/08 specifica che i dpi di terza categoria in alcuni ambiti sono obbligatori, mentre in altri casi sono facoltativi ed è a discrezione del datore di lavoro o del lavoratore scegliere se indossarli oppure no.

Elenco dpi terza categoria:

Elenco dpi terza categoria:

Elmetti: gli elmetti rientrano probabilmente negli strumenti di questa categoria più diffusi in quanto sono previsti in svariati ambiti lavorativi. Questi dispositivi proteggono il capo dalle cadute accidentali e anche da quelle di materiali provenienti dall’alto. Gli elmetti omologati e conformi alla legge sono dotati di aggancio di sicurezza sotto il mento per impedirne lo scivolamento. Alcuni modelli sono dotati di visiera per proteggere gli occhi dagli agenti irritanti, di dispositivi otoprotettivi per proteggere l’apparato uditivo e possono essere dotati anche di maschere per tutelare le vie respiratorie.

Imbracature: sono dei dispositivi utili per lavorare in quota con un ancoraggio stabile e sicuro, indispensabile per proteggere dalle cadute accidentali. Grazie alle imbracature i lavoratori possono operare nella massima sicurezza e muoversi anche comodamente visto che sono progettate per lasciare liberi i movimenti e consentire di svolgere normalmente l’attività lavorativa. Le più diffuse imbracature ventrali sono quelle caratterizzate da ancoraggi sul retro e doppia asola inguinale.

Autorespiratori: si tratta di dispositivi di protezione per le vie respiratorie necessari per tutelare il lavoratore da grandi rischi per la sua salute come gravi lesioni o patologie. Si indossano quando vengono svolti lavori in ambienti con carenza d’ossigeno o dove c’è una forte contaminazione da inquinanti.

Linea Vita Campania si occupa della revisione DPI con professionalità e accuratezza, rilasciando per ogni dispositivo un report di ispezione attestante le verifiche e ispezioni eseguite ed applicando un datario a promemoria del successivo intervento di ispezione.

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I Dispositivi di Protezione Individuali (DPI) sono indispensabili per la sicurezza sul lavoro, dagli Spazi Confinati e/o Sospetti di Inquinamento ai Lavori in Altezza. Attraverso un’adeguata progettazione permettono di abbattere i rischi di caduta dall’alto.

Durante la salita e la discesa sono le fasi in cui si hanno maggiori rischi, che variano anche in base alle misure corporee di un lavoratore quali peso, larghezza delle spalle (asse maggiore), profondità del corpo (asse minore) ed il baricentro. In questo caso, i DPI sono indispensabili. Nello specifico è necessario prevedere l’uso di sistemi di arresto caduta, previsti dall’art. 115 del D.Lgs. n. 81/2008, per prevenire le cadute dall’alto quali:

  1. Punto di Ancoraggio: per prevenire o arrestare completamente le cadute dall’alto:
  2. Assorbitore: una componente del sistema anticaduta attenua gli effetti di un’eventuale caduta dall’alto;
  3. Cordino: il cordino in fune metallica, fibra sintetica o catena è l’elemento intermedio tra il punto di ancoraggio e l’assorbitore;
  4. Imbracatura per il Corpo: costituita da larghe cinture, fibbie di regolazione a anelli di ancoraggio, ha la principale funzione di sistema anticaduta.

Inoltre è fondamentale prevedere una procedura di emergenza, in particolar modo nella fase di discensione. Bisogna calcolare anche la sindrome da sospensione, perché tutte le volte che un corpo rimane in sospensione le fasce cosciali possono lasciare segni se utilizzate a lungo. Un’operazione che deve eseguita a seguito di adeguata formazione e addestramento.

Per maggiori informazioni, visita la sezione dedicata sul nostro sito.

Contatti: TEL. 3477516024 / 08119217273
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Come previsto dalla normativa vigente qualsiasi Datore di Lavoro che abbia fornito in dotazione ai propri lavoratori dei DPI anticaduta deve ricordarsi di far effettuare quella che in gergo viene detta “revisione” almeno una volta l’anno.

L’ispezione periodica può essere fatta esclusivamente da persona competente autorizzata dal fabbricante del DPI.

Affidati a professionisti nella revisione DPI.

Quali DPI sono soggetti ad ispezione e con quale frequenza?

I DPI sono soggetti a ispezione periodica se è prevista dai fabbricanti nel libretto d’uso e manutenzione. Semplificando: imbracature, assorbitori di energia (cd. dissipatori), cordini, connettori (cd. moschettoni), dispositivi retrattili, ecc.

Come indicato nella norma UNI EN 365 l’ispezione deve essere effettuata:

Almeno ogni 12 mesi;

Sempre, se il lavoratore si accorge, nei controlli pre e post utilizzo, di danneggiamenti di vario tipo;

A seguito di cadute.

Perché è importante l’ispezione periodica?

Il fine dell’ispezione periodica è di permettere ad una persona competente di verificare che sui DPI non ci siano lesioni, anche non visibili da occhio poco esperto, che potrebbero ridurne l’efficacia. Eventuali danni potrebbero rendere pericoloso l’utilizzo dei DPI: in questo caso la protezione contro le cadute non è più garantita.

Chi può eseguire l’ispezione periodica?

Come previsto dalla UNI EN 365:2005 l’ispezione periodica può essere fatta esclusivamente da persona competente autorizzata dal fabbricante del DPI. La frequenza di un corso lavori in quota non abilita il lavoratore all’ispezione periodica secondo la norma citata.

E se non si effettua la “revisione” periodica?

Le sanzioni alle quali può essere sottoposto il Datore di Lavoro sono pesanti e di carattere penale, senza contare le eventuali conseguenze a seguito di infortunio.

L’ispezione periodica è obbligatoria?

Sì, l’ispezione periodica è obbligatoria perché prevista tra le indicazioni di manutenzione del produttore indicate all’art. 77, comma 4, lettera a) del D.Lgs 81/08 (Testo Unico Salute e Sicurezza nei luoghi di lavoro), dalla norma tecnica UNI EN 365:2005 e dai singoli fabbricanti di DPI nelle istruzioni d’uso.

Linea Vita Campania dispone di personale interno adeguatamente formato per la revisione dei dispositivi anticaduta (DPI)

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Un nostro Consulente senza impegno le potrà dare le prime indicazioni in merito.

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